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ideale se non quello di far economie sui locali, sulla pulizia e sul personale che maltrattano.

Il servizio telegrafico è pessimo, specie nella zona di confine. Un telegramma che si spedisce da Riva sul Garda, a Malcesine, distante un’ora di battello, deve fare il viaggio Riva-Trento-Verona-Malcesine, impiegando quattro ore!

E di simili esempi potrei darne parecchi. Il servizio telefonico è irrisorio.

Vallate importantissime, come la Val di Non, la Val di Fiemme, quelle di Primiero, di Ledro, di Rendena, di Tesino e tutti i paesi sulla destra dell’Adige, sono privi di telefoni e invano chiedono e chiedono da anni.

La linea telefonica della Val d’Adige finisce ad Ala, e si rifiuta l’allacciamento con Verona. A Riva si rifiuta l’allacciamento coi paesi del Lago di Garda. In Vallarsa si è rifiutato l’allacciamento col Regno, che sarebbe stato fatto a tutte spese dei valligiani!

Eppure questi allacciamenti, previsti dagli accordi internazionali, sarebbero importantissimi.

A quanto pare il Governo ha paura che sui fili telefonici capiti l’esercito di Vittorio Emanuele!

Ora che si è pensato a spendere milioni pei telefoni di Vienna e delle grandi città non si vorrà mancare di dare poche migliaia di corone alle vallate trentine. Con le reti telefoniche il Governo fa anche delle speculazioni sporche. Dove decide di piantarle si fa dare il 30 per cento dai Comuni, intasca i soldi e poi attende due o tre anni a costruir la rete.