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quanto l’aver per vicini uomini a lei uguali, ciò che di più grato può farle la nazione, si è di circondarla di gente istruita ed educata. Se così non si facesse, ogni uomo vedrebbe diminuito di metà il valore della propria istruzione, e l’aver egli soddisfatto le proprie aspirazioni, diverrebbe per lui sorgente positiva di dispiaceri.

Il conferire a pochi il massimo grado d’istruzione lasciando la massa ignorante, come voi facevate, sarebbe stabilire fra loro una differenza grande, quanto quella che esiste fra le varie specie in natura, le quali non hanno mezzi comuni di relazione. Che cosa vi sarebbe mai di più inumano di questa conseguenza di un’istruzione disugualmente impartita? Il godimento universale ed eguale di essa, lascia naturalmente ancora scorgere le differenze esistenti fra gli uomini, a seconda del loro naturale ingegno; ma i meno dotati vengono sospinti avanti. Non v’è più rozzezza, tutti conoscono la scienza ed ammirano l’istruzione superiore alla quale non possono giungere. Essi hanno la facoltà, non solo di godere dei piaceri e degl’incitamenti di una vita sociale istruita; ma anche di diffonderli. In che consisteva la società colta del secolo XIX, se non in alcune piccole oasi sparse qua e là nel deserto? Le relazioni fra colui che, istruito, amava e comprendeva le cose elevate, con la massa dei suoi contemporanei, erano sì poco appariscenti che non meritavano quasi d’esser notate. Oggidì una generazione abbraccia una vita mentale ben più vasta che non cinque secoli or sono.

V’è ancora, nel novero delle ragioni su cui deve riposare l’istruzione generale, un punto cui voglio accennare, ed è il vantaggio che dà alla generazione crescente, il fatto che tutti i genitori sono istruiti. Per riassumere brevemente ogni cosa, dirò che vi sono tre principi sui quali si basa il nostro sistema d’insegnamento: in primo luogo il diritto che ogni uomo ha di ricevere l’istruzione più completa che a lui possa dare la nazione, essendogli essa tanto necessaria; in secondo luogo il diritto che hanno i suoi concittadini a volerlo istruito per poter aver con lui relazioni piacevoli; in terzo luogo, il diritto che ogni figlio ha di volere genitori assennati e colti».