Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/121

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libro primo - capitolo ix 115


ma quello di confidenza e di stima in che egli si trovava, come ho detto, appresso Aldobrandino e appresso il papa medesimo, lo rendeva grandemente considerabile. E se ne viddero poi gli effetti, perché nell’ultima promozione lo creò cardinale tra quei dieciotto. Eragli fratello, ma d’etá molto inferiore, Giovan Battista, che serviva ancor egli in affari di segretaria il cardinale Aldobrandino medesimo. Sin d’allora mostrava Giovan Battista un talento particolare in quella sorte di professione, e poi vi si avanzò di maniera che diventò segretario di stato di Gregorio decimo quinto, e si tenne allora per certo che, se Gregorio fusse alquanto piú a lungo vivuto, l’avrebbe promosso al cardinalato. Morto di poi Gregorio egli esercitò per molti anni la nunziatura di Venezia sotto il presente pontificato e venne a morte in quel carico, lasciata gran fama di sé in tutte le qualitá piú riguardevoli che potesse avere un ministro publico.

E veramente egli nell’intendere e nel maneggiare le materie politiche era dotato d’una sí chiara e sí giudiziosa capacitá, che lo rendeva in tal guisa non solo uguale ma superiore ad ogni piú difficile impiego. Non aveva però egli la medesima chiarezza e facilitá nello stile, perché spesso dava nello stentato e per conseguenza nel tenebroso; e volendo anche spesso affettare i piú reconditi toscanesmi faceva che molte sue composizioni sapessero di scuola molto piú che di corte.

Ancorché non abitasse aveva però commoditá di stanze in palazzo il padre Anselmo capuccino predicatore del papa, che si chiamava il padre Monopoli per essere nato in quel luogo nel regno di Napoli. Esercitava egli quell’officio con grande approvazione della corte di Roma. E veramente la sua dottrina efficace e la sua vita austera, e l’apostolico zelo col quale esercitava, avvertiva correggeva e minacciava anco molto liberamente la corte, facevano riverire le sue prediche sempre con molta laude e insieme con molto frutto. Non aveva cultura né politezza nel dire, ma suppliva con la dottrina perché erano densissimi i luoghi di scrittura e de’ padri ch’egli continuamente portava; erano piú i sensi che le parole, in somma