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184 delle memorie


compromesso giá fatto nella persona di esso pontefice alla pace di Vervin, ora di nuovo rimettevano alla sua decisione le differenze loro sopra il marchesato di Saluzzo, al qual fine mossi pur’anche dall’affettuose sue instanze avevano stabilito un particolare accordo fra loro nella forma seguente: — che detto marchesato sarebbe dal duca restituito al re per tutto il primo di giugno prossimo, senza che vi si potesse interporre da esso duca tardanza alcuna sotto qualsivoglia colore e pretesto; che il re vi porrebbe al governo persona di tal qualitá che il duca non potesse averla sospetta; che per guardia delle terre e piazze che ne avessero bisogno il re metterebbe gente svizzera, ma ne’ castelli gente francese o d’altra sorte come piú gli piacesse; che il servizio degli svizzeri dovesse intendersi per quel tempo solo che averebbe a durare nel pontefice il compromesso, al quale si prefigeva il termine di tre anni; che volendo il duca in luogo di restituire il marchesato dar l’equivalenza d’un cambio, dovesse per tutto il mese del prossimo giugno mettere in mano del re il paese della Bressa compresavi principalmente la terra e cittá di Borgo, Barcellonetta col suo vicariato, le valli di Stura e della Perosa con la terra e castello di Pinarolo. Il che dal duca eseguito, il re all’incontro gli cederebbe tutte le ragioni di prima; che dovessero in questa occasione ancora restituirsi quelle terre con tutti quanti i luoghi che l’uno e l’altro prencipe tuttavia riteneva negli stati l’uno dell’altro; e perché il duca desiderava prima d’eleggere o l’uno o l’altro partito che gli fusse dato qualche spazio di tempo per communicare il tutto a’ suoi vassalli, si contentava il re di darglielo sino al primo giorno del prossimo mese di giugno senza che si potesse però in alcuna parte alterare l’accordo fatto. E quando il duca volesse eleggere la restituzione, dopo che fusse in effetto seguita, prometteva l’uno e l’altro prencipe di star puramente al giudicio e decisione del pontefice, il quale era supplicato di voler continuare i medesimi offici paterni in tutto quello che nuovamente potessero far bisogno per l’intiera esecuzione dell’accordo.

Questi erano gli articoli piú essenziali sopra l’uno e l’altro