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d'enrico di borbone 271


condizione, che non aggiustandosi le cose sue col re, egli ne fosse fatto uscire dall’arciduca, e che questo era stato il senso delle parole ch’erano passate fra il re e l’ambasciator di Fiandra in Parigi. Di questa condizione parlò poi anche chiaramente Coure al medesimo arciduca, il quale la negava, e diceva ch’egli aveva fatto ritornar Condé in Fiandra semplicemente per dar comoditá a’ ministri francesi di trattar seco e di procurar la sua riconciliazione col re, com’egli medesimo ancora avrebbe operato, senza che fosse intervenuta in ciò alcuna sorte di condizione.

Molto strano pareva all’arciduca l’udir parlare i francesi di questa maniera, e non meno strano che Coure gli avesse fatto instanza in nome del re, che quando Condé avesse ad uscire di Fiandra, vi fosse ritenuta sua moglie per restituirla al contestabile suo padre ed a madama d’Angolemme sua zia, appresso la quale s’era allevata la principessa dopo la morte della madre, che l’aveva lasciata molto fanciulla. Conoscevasi l’artifizio di tal richiesta. Onde la ributtarono constantemente l’arciduca e l’infanta, dichiarandosi che non avrebbono mai disposto della principessa se non nel modo ch’avesse voluto Condé suo marito. Intanto s’andavano proponendo vari partiti nelle cose di Condé, e s’affaticava in particolare il prencipe d’Oranges suo cognato in promuovergli, e finalmente appariva che Condé si sarebbe contentato di ritirarsi in qualche cittá neutrale di Germania o d’Italia, godendo il suo trattenimento che tirava in Francia di quaranta mila scudi l’anno.

Ma Coure stava piú fermo che mai nel partito proposto da lui, e diceva che il re non era per capitular mai con alcun suo vasallo, né per consentire che gli fossero prescritte leggi dal prencipe di Condé. Ritornasse egli in Francia, si rimettesse in mano del re, e s’assicurasse che non si parlerebbe piú delle cose passate.

Soggiungeva che l’avere a star Condé in Germania o in Italia era lasciarlo come sotto la dipendenza degli spagnuoli. Quante occasioni piglierebbono essi per questa via di dar fomento alla sua inquietudine? Non sarebbe ciò un metterlo