Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/279

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d'enrico di borbone 273


certo, non faremo altro che riferir quello che la fama allora ne publicò; testimonio però fallace nel rapporto de’ casi umani, e che spesso con maligne invenzioni gli finge, e dalle maligne orecchie troppo facilmente ancora gli fa ricevere. Passava poca affezione fra il prencipe e la principessa da quello che n’appariva, o fosse per la differenza delle nature o perché a lei fosse spiaciuto d’esser levata di Francia o perché non mancassero forse di quelli, che pensando dar gusto al re, procurassero di metter disunione fra loro. Dunque, senza interporre quasi tardanza alcuna, apena giunto Coure in Brusselles cominciò a combatter segretamente la principessa per indurla a voler lasciarsi rapire. Restò ella forte sospesa, e con l’animo in se medesima grandemente diviso ad una tale proposta. Da una parte era poco sodisfatta del prencipe, abborriva di stare in mano degli spagnuoli, non le piaceva la corte di Fiandra come tanto differente da quella di Francia, e desiderava con sommo affetto d’essere appresso il padre e la zia, da’ quali con tenerissime lettere veniva mostrato di ciò a lei parimente un egual desiderio. Ma dall’altro canto il separarsi dal marito in questa maniera, il lasciarsi rapir di nascosto, il fuggir con tanto pericolo d’essere sopragiunta, e l’esporre questo successo a cosí vari giudizi ch’avrebbe subito cagionati, erano tutte considerazioni che potevano farla molto incerta di quel che dovesse risolvere. Dopo avere ondeggiato un pezzo fra queste passioni, vinta al fine da quelle che sempre con maggior forza l’invitavano in Francia, consentí a lasciarvisi ricondurre, per le instanze ardentissime che particolarmente il padre e la zia, come si è detto, le facevano sopra il suo ritorno a Parigi. Il disegno ch’avevano fatto i francesi era di levarla una notte fuor di Brusselles all’improviso ed avanzarsi tant’oltre verso le piú vicine frontiere di Francia, che dopo essere stata scoperta non potesse piú essere sopragiunta. Ma bisognava aggiustar molte cose prima, per farne seguir felicemente l’esecuzione. Era necessario scalare o forar la muraglia della cittá, aver chinee apparecchiate in Brusselles ed in piú parti fuori verso la Francia per mettervi sopra la principessa; e nelle