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274 relazione della fuga in francia


medesime parti aver preparata ancora gente a cavallo che potesse opporsi a quella che si fosse mossa da Brusselles per giungerla e ritenerla. Portava seco perciò la pratica molte difficoltá e richiedeva molti provedimenti per superarle, onde non fu possibile che procedesse con tanta segretezza che non se ne subodorasse qualche andamento. Il primo ad esserne avvertito fu il conte di Bucoy generale dell’artiglieria di Fiandra, il quale n’avvisò poi subito l’arciduca e lo Spinola. E trattandosi di quel che convenisse di fare per rompere a’ francesi questo disegno, parve a proposito, senza far altro strepito, che sotto qualche colore si procurasse di far entrare la principessa in palazzo appresso l’infanta.

Fu dunque dall’arciduca e da’ ministri spagnuoli preso il pretesto di quei disgusti che passavano fra lei ed il prencipe suo marito, e fecero con destrezza che il medesimo Condé ne movesse l’instanza. Al che s’indusse egli volentieri, e operò in modo ch’ebbe segreta promessa dall’arciduca e dall’infanta che non avrebbono lasciata uscir di man loro sua moglie se non quando egli avesse voluto. Fu giudicato che la principessa medesima si sarebbe contentata di restare appresso l’infanta, cosí per la poca sodisfazione ch’appariva fra lei ed il prencipe, come per la speranza ch’avrebbe presa, che, partito Condé, fosse per riuscirle poi facilmente d’esser messa in libertá e di poter ritornarsene in Francia. Mossa ella perciò da tale speranza, condescese al partito di trattenersi appresso l’infanta finché si vedesse l’esito che le cose del prencipe fossero per avere. Prestovvi l’assenso ancora il marchese di Coure, ma non lasciò egli perciò di condurre inanzi la pratica di levar furtivamente di Fiandra la principessa. Vedeva Coure che questo maneggio, quando fosse caminato felicemente, avrebbe avuto il successo vicino e sarebbe seguito con grandissima vergogna degli spagnuoli, e con un vivo risentimento di quel disgusto che da loro aveva ricevuto il suo re, lá dove rimarrebbe tuttavia dubbioso il successo dell’uscire la principessa di palazzo dopo ch’ella vi fosse entrata.

Con questi artifizi si procedeva dall’una e dall’altra parte,