Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/323

Da Wikisource.

lettere diplomatiche 317


dal re verso il duca intorno agli aiuti richiestigli, ho presentito che il detto conte non ha ricevuta in Inghilterra sodisfazione se non di parole.

Di Parigi, li 25 aprile 1617.

X

Rigori di Luigi XIII contro la regina madre.

Ha poi continuato il re nel rigor di prima contro la regina madre, cosí nell’averla tenuta ristretta come in essersi risoluto di non volerla vedere se non all’uscir che ha fatto Sua Maestá di Parigi per andarsene a Bles, come si dirá qui di sotto. Alle due madame solamente ha permesso il re che ogni giorno la visitassero; il padre Suffren suo confessore ne ebbe licenza una volta, e poi l’ha avuta in ultimo qualche servitor particolare della regina; ma piú d’ogni altro il vescovo di Lusson che per la parte di Sua Maestá ha trattato con i ministri del re tutto quello che bisognava per stabilir il luogo nel quale doveva la Maestá sua ritirarsi e la forma con che doveva uscir di Parigi. Sono stati dunque proposti vari luoghi alla regina, affinché Sua Maestá n’eleggesse uno a suo gusto, ed ha eletto Bles, luogo distante da Parigi 50 leghe, di bellissimo sito, d’aria perfetta, e che ha un palazzo antico dei re, dove Sua Maestá potrá abitare commodamente. Gli altri luoghi proposti s’intende che siino stati Molins, Alasone e Turs. A Molins, che è terra assegnata alla regina per assicurazione della sua dote, potrebbe essere forsi che in altro tempo Sua Maestá si transferisse: ma per ora ha fatto elezione della stanza di Bles. Quanto alla forma d’uscir di Parigi e di vedersi con suo figliuolo, s’è contentato il re che la regina eschi di qua con ogni dimostrazione d’onorevolezza. Ambedue le madame, con tutte le principesse ch’erano in Parigi, l’hanno accompagnata sino a due leghe di qua. La regina regnante