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342 la nunziatura di parigi


per la sodisfazione particolare che ricevette la Santitá sua della censura che usci ultimamente sopra il libro spalatense. Di quest’officio hanno mostrato di sentir molto gusto. Nel resto non hanno fatta ancora elezione della persona; si crede però che si fará quanto prima, ed il detto dottor di Vual mi ha assicurato che si eleggerá qualcheduno de’ meglio affetti alla santa sede. M’ha soggiunto egli ancora di piú che si crede parimente che Sua Maestá sia per aver molto gusto della medesima missione, e che perciò sia per aiutarla con qualche trattenimento amico. M’è parso a proposito di dover dar conto di tutto ciò a Vostra signoria illustrissima.

Di Parigi, li 25 settembre 1618.

XXIX

Della buona disposizione di Luigi XIII verso la Chiesa.

Con lettera particolare il signor cardinale di Retz m’ha dato parte d’essere stato fatto da Sua Maestá del consiglio segreto, come dico nel foglio d’avvisi publici. Da questa dimostrazione e da quella che pochi dí sono pur fece la Maestá sua, con aver eletto per grande elemosiniere il signor cardinale della Rosciafocò si scuopre il buon affetto che porta Sua Maestá ai soggetti ecclesiastici e l’inclinazione che ha alla Chiesa, e perché queste due azioni sono state in grand’onore e vantaggio delle cose ecclesiastiche, stimerei, quando cosí parerá alla somma prudenza di Nostro Signore e di Vostra signoria illustrissima, che fosse bene che Sua Santitá scrivesse un breve alla Maestá sua con lodarla delle due azioni e con esortarla ed infiammarla a continuar a farne dell’altre simili; e d’un tale officio si ha da credere che Sua Maestá sia per sentir molto gusto. Onde si può credere che Sua Maestá sia per pigliar tanto piú animo a perverare nella buona disposizione che mostra verso le cose che tendano alla pietá. Il si-