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lettere familiari 407


anch’io rinovargliene la memoria e con la memoria il piacere. E tanto basti delle cose di qua. In Germania i progressi del conte di Bucoy, dopo l’arrivo della gente di Fiandra, si fanno ogni di maggiori; e in Francfort gli elettori han riconosciuto di giá il re Ferdinando per re di Boemia; ch’è per lui una gran caparra della sua elezione all’imperio. Di qua non si può proceder meglio nelle cose di quelle parti per servizio della religione e per vantaggio di Ferdinando. Finirò questa lettera con accusare a Vostra eccellenza la sua delli 27 del passato, e con rallegrarmi quanto piú vivamente posso con lei che sia stato promosso al cardinalato il serenissimo infante don Ferdinando terzogenito di Sua Maestá cattolica; successo invero che non poteva essere né di piú grand’ornamento al sacro collegio, né di maggior riputazione alla Chiesa tutta. E bacio a Vostra eccellenza con riverente affetto le mani.

Di Turs, li 20 d’agosto 1619.

XXI

Al duca di Monteleone, a Madrid.

2.

Mille favori al solito mi porta quest’ultima lettera di Vostra eccellenza de’ 22 del passato; ma non mi porta giá le nuove che vorrei della sua sanitá. Veggo ch’ella era tornata a ricadere, e quanto dolore io senta di ciò ella medesima può giudicarlo. Ma poiché Vostra eccellenza mi dice che il male aveva cominciato a far tregua, voglio sperare ch’ai fine pur fará con lei un’intiera pace. Del che io starò pregando Dio ben di cuore, ed aspettandone con impazienza l’avviso. Io qui me la son passata bene di sanitá, Dio lodato, non ostante che mi sia convenuto fare un viaggio di 24 giornate