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80 delle memorie


andava di giá serpendo e che suol degenerare poi sempre nell’eresia. Finita la legazione e mancati tre pontefici nello spazio d’un anno, fu assonto a quella dignitá papa Clemente dal quale Bellarmino e per la dottrina e per l’altre virtú era singolarmente stimato. Appresso Clemente faceva l’officio di particolare suo teologo il cardinale di Toledo, ch’era di giá mancato, onde in luogo di lui fu dal papa subito sostituito Bellarmino; e sí come non dubitò la corte ch’egli fusse per succedergli ancora nella medesima dignitá, cosí il papa col suo proprio giudizio, confermando quello che se n’era fatto in generale dagli altri, confermò l’opinione altrui e creò Bellarmino cardinale in questa promozione di tredeci e con tanto applauso non solo della corte romana tutta ma di tutte le nazioni forastiere, che da gran tempo inanzi né dentro né fuori di essa non se n’era veduto alcun altro maggiore. Questa era la fama, e questa insieme la dignitá che godeva il cardinale Bellarmino quando io venni a Roma. Come poi da Clemente fosse fatto arcivescovo di Capua, come reggesse quella chiesa con vita veramente apostolica, e come dopo la rinunziasse ritenuto in Roma da Paolo quinto con tutto quello di piú che potrebbe dirsi della sua esemplarissima vita fino che seguí la sua esemplarissima morte, può farlo pienamente conoscere la vita particolare di lui posta nobilmente in latino dal padre Silvestro Pietrasanta gesuita mio grande amico; il che fece egli nel tempo che si trovava in Colonia accompagnando le sue dotte e zelanti fatiche in servizio della Chiesa con quelle del nunzio Pierluigi Caraffa vescovo di Tricarico, per le sue tante riguardevoli qualitá giustamente degno non solo d’ascendere ma di essere asceso a tutte l’altre dignitá maggiori ecclesiastiche.

Nel cardinale Bellarmino finiva il numero de’ cardinali preti che sotto il collegio nuovo si comprendevano allora in Roma. Restavano i cardinali diaconi ch’erano quattro, e questi erano i due nepoti del papa Aldobrandino e San Giorgio, de’ quali si è parlato di sopra quanto bastava, e gli altri due il cardinale Bartolomeo Cesis romano e il cardinale Giovan