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82 delle memorie


gli fosse possibile i suoi difetti, accioché non facessero pregiudizio alle sue speranze. Ma comunque si fosse, prevalse nel papa la tenerezza ed in questa promozione di tredeci lo creò cardinale, facendolo passare in un subito dagli anni acerbi all’etá matura, da una tanta oscuritá scolaresca ad un tanto splendore ecclesiastico, e dalle incerte e fallaci speranze di riuscita a goder quel premio che i prencipi dovrebbono compartire solamente agli alti e provati meriti. Ma Clemente si pentí ben tosto di averlo esaltato. Promosso appena cominciò subito a far azioni di vita libera e tale che ben si potrebbe dire che grande fosse la disgrazia dei nostri tempi, poiché in ragione di anzianitá bisognò che il nostro sacro collegio vedesse Deti nella preminenza di suo decano portato a braccia nel concistoro una volta sola per goderne quella sola il possesso, perché poi venne a morte in brevissimo tempo. Dissi portato a braccia perché egli era stroppiato dalla podagra e pieno di mille malattie contratte per mille disordini, che gli avevano abbattute le forze sin dal tempo ch’egli avrebbe dovuto goderle piú invigorite. Quante volte io medesimo viddi papa Clemente fargli asprissime riprensioni; e quante volte lo minacciò de’ piú severi castighi! Ma torno qui a dire che la Chiesa non può finalmente perdere mai di splendore ne’ suoi gradi, benché perdono talora di riputazione quei che vi ascendono. Come nelle piú eccellenti pitture l’ombre tanto piú fanno spiccare i lumi o come nell’opere della natura gli aborti illustrano tanto piú li veri parti, cosí nelle dignitá della Chiesa l’oscuro ministerio d’alcuno rende luminoso maggiormente quello degli altri, né può abortirsi tanto mai d’imperfetto nelle persone che non resti sempre maggiore la venerazione che in esse partoriscono gli offici. Questi maggiori eccessi però di Deti seguirono dopo che io mi fermai nella corte, e ne’ pontificati seguenti; nondimeno io ho voluto accennarli qui per non vederne piú arrossir di vergogna queste memorie nel tornare a parlarne in altri luoghi e in altri tempi. E ciò basterá intorno al collegio nuovo e a quelle notizie che io ebbi di tutto il sacro collegio intiero nella prima introduzione del mio servizio in palazzo.