Pagina:Bernardino da Siena - Novellette ed esempi morali, Carabba, 1916.djvu/106

Da Wikisource.
94 esempi e detti morali

anco lui! E’ serafini di Dio hanno due ale; e i serafini del diavolo n’hanno altre due: voi sête veramente e’ serafini del diavolo. Doh, povarette, voi non aspettate se non la vendetta di Dio!


VI.


Oimé, questo tempo che noi potiamo operare le virtú, operiamole; non stiamo oziosi per la salute nostra e per non èssare divisi da tanto bene. Oimé, che quando io considero in colui che ha robbato colui che avrebbe fatto limosina di quello che gli ha tolto, come ne so’ assai che darebbero per Dio, se n’avessero; e come so’ molte vedove e anco de le maritate pietose, a le quali è stato tolto per forza de la robba, e non possono distèndare la mano al povaro, stato lo’ tolto il pane di mano, e beuto lo’ il sangue: cosí anco dimolti che hanno robbati li spedali, i quali fanno de le limosine a’ povari, a’ peregrini dando albergo, e dell’altre buone operazioni; e tu hai robbato quello che si sarebbe dato a molti povari, che non l’hanpo avuto! O che dirà Idio a costoro? Non solamente dirà: — Tu mi vedesti affamato, e non mi desti mangiare; ma tu l’hai tolto a colui che me n’avrebbe dato e non me ne poté dare. Hai piú tosto voluto che s’infracidi il grano nel tuo granaio, che darne al pòvaro. Hai piú tosto voluto darne a’ cani, che al pòvaro. Cosí del vino, piú tosto l’hai lassato guastare e gittatolo poi, che volutone dare al pòvaro che si moriva di sete. — E che credi anco che dica a queste donne che