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142 esempi e detti morali

beffe di Dio e de’ Santi? Non li voliate asolvere piú! Se mai piú ellino tornano a voi, siate savi: fate almeno sí che l’anima vostra non si perda con la loro insieme. Se tu li confessi, e essi ti dicano: “Io rendarò e vogliomi amendare per lo tempo a venire,” fa’ che tu vegga, eglino il voglino fare con operazione, e poi l’asolve.


III.


Un altro vizio sopra alla mercanzie si è del numerare, di colui che conta e inganna; che nel contare tanto a fretta viene a fare sbalordire colui o colei che riceve e’ denari; ch’è per lo suo contare a fretta: “Tò tò tò tò, uno, due, tre, cinque, sette, otto, dieci, tredici, quattordici, dicessette, dicennove e venti.” E la donnicciuola, che non ha tanto intelletto, si crede che e’ sieno quelli che tu dici, e riceveli come tu lel dai; e vassene a casa e cominciali a contare a quatrino, a quatrino, e trovasi essere ingannata di tre soldi, e ritorna a colui che le l’ha dati, e dice: “Oimmé, che io me n’andai a casa co’ denari che voi mi daste, e hogli riconti: io mi trovo meno tre soldi.” Sogliono rispondare questi tali: “Mirate che voi non abiate sbagliato a contare.” Dice colei: “No voi me gli avete dato di meno: per l’amor di Dio, datemegli.” Dice colui: “Oh, guardate che e’ non vi sian caduti; forse che voi avete rotto el borsello?” E cosí la povaretta se n’ha el danno. Credi che piacci a Dio? Certo no. Non desiderare la robba altrui, e questo è uno de’ comandamenti;