Pagina:Bernardino da Siena - Novellette ed esempi morali, Carabba, 1916.djvu/54

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42 apologhi e novellette

oste si pensò che questo che gridava gli avesse tratto el zaffo de la botte. E pensandosi che cosí fusse, andò acusarlo a la Signoria. Infine egli fu preso, e essendo esaminato qual fusse la cagione che egli avesse tratto el zaffo della botte a quello oste, egli confessò, come egli era stato lui, e disse la cagione, dicendo: che a quanti osti andavano a lui, a tutti versava il vino quando l’aveano comprato, e che ogni volta egli diceva: divizia; dicendo: “Questo ch’io dico, egli l’ha fatto molte volte a me quando io vi ho bevuto a la sua taverna. E diceva, quando io me ne lagnavo. Oh, va’ in buon’ora, che quando egli si versa il vino è buona astificanza. Onde perché egli mi diceva che era una buona astificanza, io gli andai a trarre il zaffo de la botte, acciò che egli avesse anco lui divizia; e cosí cominciai a fargli buona astificanza col mio trare el zaffo della sua botte. Io volsi che e’ si gridasse una volta divizia a le sue spese, come egli aveva gridato moltissime volte a le spese altrui, versando il vino.” Uh! E voi donne, quando voi versate una lucernata d’olio, voi non dite a quello che sia buona astificanza; del vino voi solete dire che è buona astificanza. Doh, pazzarelle, quanto vi chioccia ’l capo!


LA CIECA GUARITA


Doh! Io ti vo’ dire uno esemplo a nostro proposito. Egli si legge d’una donna, la quale era cieca, e aveva speso ciò che ella aveva per vedere