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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/100

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sta dota della virtù, se volete che elleno sieno amate dai loro mariti. * 0 tu che hai fatta fare la incanta ^ perchè il marito della tua figliuola le voglia bene, sai che farà Idio per suo giudicio? Farà che tal bene non durarà, e per que- sto mai non sarai contenta, e anco nè lui nè lei. 0 uo- mini, avetemi voi inteso? Or credetemi, e tenete per j fermo, che ciò che io v’ ho detto, tutte so’ cose vere; | chè ogni volta che le virtù so^ poche, non è copiosa nè grande l’amicizia. Se sono mezzane, mezzana è l’amici- zia; se so’ grandi le virtù, grande e copiosa è l’amicizia. E questo voglio che basti per la prima regola. Tòla ® ora la siconda. La siconda regola, e imparala. Ogni volta che le ca- gioni so’ debili e disutili, non possono èssare nè forti nè fruttuose l’amicizie. Al debile non è forte l’amicizia; al disutile non è fruttuosa V amicizia. Son debili le cagio- ni?—Sì. — l’amicizia è debile. Sai come so’ fatte? * j Piglia V esemplo. Sai come è fatta l’amicizia di un oste! con uno viandante? E1 viandante giógne all’oste: — Dio t’aiuti. — Tu sia il benvenuto. — Hai che mangiare nul- la? —Sì. — Or cuocerai una minestra di cavolo e due j mova. — E mangiato, il viandante il paga e vassi via; e ^ subbito che è partito d’inde, è dimenticata questa ami- cizia; chè non sono anco smaltite l’nove, ed è passata quell’amicizia. Quest’amicizia non è attaccata da ninno

  • luvece neg’li altri Codd. sì legge: E però, o donne che avete le vo-

stre figlinole, fate abbino questa virtù, se volete sieno amate dalliloro mariti. 2 Cioè l’incauto. 3 Gli altri Codd. e la stampa: Tolte. ^ Il Cod. Sen. 5 così legge. - Al debile non è forte V amicizia; al di- sutile non è forte V amicizia, è debile. Sai come sono fatte?