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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/147

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volata che già disse questa parola, essendo uno con lei per volere peccare. Ella disse: — oltre, poniamo le corna a lesu Cristo. — E come colui udì quella parola, disse: — come? Fonare le corna a lesu Cristo? — E ricogno- scendosi, disse subito: — questo non sarà vero; — e subito si partì d’inde, che gli parbe che quella parola lusserò mille diavoli, che gli entrassero nell’orechia. Doli! Io non so se tu m’ intendesti l’altro dì il mio parlare parabolico, quando io dissi che i parenti andassero a guardare le loro figliuole a’ monisteri, e che parte ve n’ andasse di dì, e parte di notte, acciò che lusserò bene guardate. Altra volta io ti dirò quello che ti voglio dire. — A casa. Anco ci so’ magiori peccati, di colui che peccarà colla madre propria. Anco c’ è magior peccato che co la madre: è quello di colui che usarà colla moglie propria contra a natura. Peggio la costui a usare in tal modo, che colla madre propria col debito modo; imperocché costui ne la peggio che non larebbe d’ una meretrice. E però, o donna, impara questo stamane, e legatelo al dito: se il tuo marito ti richiede di nulla che sia peccato con- tra a natura, non li consentire mai. Se elli ti minaccia, e pure volesse, fuggieti, e va’ a dire a tuo padre, o a tua madre, o a’ tuoi Iratelli; e che se possono, laccino sì che non abi ’ mai questo pensiero con teco. E se pure fusse oppressata, che elli ti minacciasse di volerti lare e dire, prima sostiene la morte, che tu lacci tal peccato. E se elli t’ uccidesse per quello, sappi e siane certa che l’anima tua andarà subito nella gloria di vita eterna.* Aveteme inteso? Sì, credo. Io vi dico di me, che da poi

  • Tutti i CoJd. iegi^-ono, ma coti errore, ahino.

s Gli altii Codd.. subito in vita eterìia.