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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/159

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vono ingiuria], ‘ chè ellino sono bastemiati dal loro si- gnore, e tuttavolta gli fanno bene. Viene costui e chiede alla sua donna; e ella che è tènara, va’ e sì ne li dà; e per questa acqua elli il fa peggiorare. Chi gli ha fatto meglio, 0 la donna sua o la fante? Pure la fante, che non ne li volse dare, perchè la donna fu cagione di farlo stare sei mesi più che non sarebbe stato, e dalla fante non rimase che egli non guarisse di subito, sì che tu donna facesti male a darneli, e tu fantesca facesti bene a non darneli. E sai che ne interverrà? Che quando il segnore sarà guarito, elli vorrà meglio alla fante che non gli die’ dell’acqua, che se glie n’ avesse data. E di- cele più ancora: — se tu me n’ avessi data, io avevo gattivo pensiero di te: a quella ni’ avego che tu m’ hai voluto bene. — E alla sua donna dirà: — tu fusti ca- gione di farmi istare il male più addosso che non mi sarebbe statò. — Oh,tu me ne chiedesti!—E colui può dire: — tu vedevi bene ch’ io chiedevo quello che mi faceva male:^ non me ne dovevi dare. — Simile, se uno ti desse a serbare una spada, e poi elli te la richie- darà quando egli vorrà fare qualche male, tu non gli debbi dare, perchè^ ella sia sua. Debbi molto ben com- prèndare che se tu glil dai, egli farà qualche pericolo. Come io dico che è male di quello che fanno costoro, così dico a te, o donna: quando il tuo marito fi chiede dell’acqua, con tutto che tu sia sua donna, non ne li dare, quando tu puoi credere che gli possa far male. Che se tu ne li dai quando e’ li può far male, elli te ne vorrà male, quando elli sarà guarito. E se tu non ne li darai ’ Mancano al nostro Cod. le parole, pur necessarie, interchiuse da pa- rentesi.

  • Negli altri Codd., danno.

5 II Cod. Pai.., benché. Il Cod. Sen. 6, dare nè rèndare, bene che QC,.