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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/160

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quando e’ li potrebbe far male, elli te ne vorrà poi bene. Simile, se la donna è sì ben regolata, che non consente a ogni cosa, come talvolta pure il marito suo la richie- darà, con tutto che ella fusse bene edificala, ella merita, chè per lei si leva via quello male che si sarebbe fatto, e il marito ha di lei buona opinione. E se pure elli fusse CEirnale, e ella gii fa risistenzia, non ogni volta consen- tendo, ma sempre con questi freni in mano solo per la bontà della moglie, in poco tempo vive con lei senza ninna congiunzione, e così vengono a stato perfetto; sai, come fece santa Elisabetta. Non ti dico però, donna, che glil nieghi, se tu vi vedi niim pericolo: hai inteso? E se ninna ci fusse la quale volesse vivare santamente, sai che modi ti convien tenere, volendo che 1 tuo marito tei creda? Elli ti conviene fare due cose: Prima, che tu abbi in te tutti buoni essempli. Siconda, che tu abbi in te tutte buone parole. La prima, dico che tu abbi tutti i buoni essempli in te, se tu vuoi che elli tei creda,* cioè che tu digiuni i dì comandati, ed anco delti altri dì convienti stare in astinenzia: non mangiare cibi dilicati, regolare la boca tua. Simile ti conviene vivare con vigilie, che spesso tu stia in orazione, usare le prediche, usare la messa, usare di vestire di vili vestimenti, non portare forgie ’ nuove, non volére ogni dì un vestir nuovo, ^ non stare lichi- sata ^ e civuettata, non èssane usciuòla nè finestraiuola; non andare troppo per le case altrui, non usare d’èssare troppo parlatrice^ non andare volendo sapere tutti i fatti altrui: non èssare contenta del mal di persona, < 1] Cod, Pai, foffle, ossia foggie. 2 ]1 Cod. Sen. 6, non volere ogni dì vestire vestimento nuovo. 5 Jl (\)d. Pal..^ 1 ichizzuia, come a dire; leccata, affettata.