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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/183

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vigilie et astinenzie più che mai: ^ et aveva più letizia di quello stato, che di quello di prima, cognoscendoìo èssare migliore, che èssare in stato di matrimonio. E per certo elli è così, che una vedova sapendosi mantenere bene, ella è mezza religiosa; così non sapendoti mante- nere, oh quanto va male quell’anima! E però, cittadini, 0 cittadini, doh! voliatele aitare nelle tribolazioni loro. Date lo’favore, non voliate èssare cagione di farle ca- scare. Levatele dal pericolo quanto potete, dando lo’ sem- pre aiuto con fatti e con parole: non voliate mai stra- ziarle e vituperarle, e tòllarle il loro. Ode Isaia a xxxv cap: Ne despicies pupillum aut viduam:^ — Non dispregiare il pupillo nè la vedova; — ma aitalo, acciò che non caschi ne’ pericoli del corpo e dell’anima; però che quello è uno stato molto accetto a Dio. Vuoi vedere come piace a Dio lo stato della vedova, e da fare muo- vere a compassione tutti coloro che le possono aitare? Va’, vede negli Atti degli Apostoli a viiij cap. Essendo morta Tabita, elli fu fatto un cerchio intorno a santo Pietro tutto di vedove, pregandolo che costei fusse risii- citata da lui. E per li preghi loro santo Pietro si misse in orazione, e fu risu citata, e renduta sana e salva a tutta quella brigata. E questo fu per la virtuosità sua inverso Idio. Vede il sicondo. Sicondo modo per lo quale puoi cognósciare la vera 1 Gli altri Codd. hau tutti una diversa e sempre poco corretta lezione. Il Cod. Pai. dice: Vecchissima del corpo., non già delV animay non piu debole del corpo che forte l\anima, non bastandole il digiuno che prima faceva., ma ora in digiimi., vigilie, astinentie più che mai ec. E confor- me a questa la lezione del Cod. Sen. 5; ma il Cod. Sen. 6 legge così: Vechissima dell’anima, non pia debile del corpo che forte V anima, non bastandole il digiuno che pjrima faceva, ma ora in diqhini ec. 3 Non Isaia, ma l’Ecclesiastico al cap. xxxv, vers. 17, e dice: Nove, despiciet Dominus preces pupilli, nec viduam.