Vai al contenuto

Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/312

Da Wikisource.

Siconda. — Che la cosa che tu adomandi, tii la do- mandi con fede, e che ella sia utile all’anima tua. E se t!ì non arai fede, mai non àrai grazia da Dio. Omnia’ opera ems in fide: ’ — Ogni operazione vuole èssare con fede. — La terza cosa che die avere 1* orazione si vuole che sia perseverante. Prima dico che sia con salute d’anima,- siconda con fede, e terza perseverante. E questa tua perseveranza sia che poi che tu adimandi la grazia oggi, e elli non te la dà, domandala domane; e se esso non te la dà domane, e tu l’altro; e così fa’ che perseveri tutto r anno, tanto che elli te la dìa; e se tu terrai que- sto modo nel tuo domandare a Dio, cioè cosa salutifera, con fede e perseveranza, tiene che tu arai qualunque grazia tu adomandara’ a Dio. La prima parte dico, che chi domanda debba doman- dare cosa utile. Noi parliamo oggi della orazione, e viene molto bene a proposito, però che stamane voi cominciate a fare i vostri bossoli. Voi avete a fare stamane cantar la messa quassù, nella sala del Consiglio 5 e dovete fare orazione a Dio, per modo che passi per queste tre vie, cioè sia a salute d’ anima e con fede e perseverante, però che ’l nostro prego non si distende a uno solo, ma a tutta la città. ^ Adunque, poniamo uno fondamento, il quale il dice il nostro Alisandro magno ^, insignandoci a orare in una nostra adomanda, quando noi la facciamo a Dio,- e dicelo 1 Salmo xxxij, vers 4. 2 Negli altri Godei., ma a utile di tutta la città. 3 Così chiama anche altre volte Alessandro d’Ales.