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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/249

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EI quarto modo di peccato è di rómpare la fede uno a V altro^ T uno compagno coll’ altro, 1’ uno amico ir altro, e ’l fattore rómpare la fede al suo signore. E uoccisi intèndare di molte donne, le quali danno i loro enari a’ me^^catanti perchè non estieno morti, dicendo le vogliono che s’ esercitino. Per la qual cosa avanzare, )n essi e’ vengono a fare cotali patti dannagiosi ali’ani- a con modi illeciti, chè facendo i loro acordi, li fanno rupolosi e scuri, per potere ingannare e rnéttare den- 0 e fuore, come pare a loro. E colei dice: — io gli l’ho iti a buona fede. — Or va’ pur là co la tua buona fede, lè ogni volta che egli vorrà, te la rómparà. Tu hai già dici modi di peccati in su le mercanzie. Or tòllene le altri. E1 primo si è di colui, c.he per andare a fare sue lercanzie, va fuore della sua città, lassa la moglie gio- irla e vassene in altri paesi. Dicoti che non t’è lecito, (fai peccato,- però che tu metti la tua donna a peri» (Io di qualche grande infamia almeno almeno. Io ti }|ngo che ella sia buona del corpo suo; pure el peri- ( c lo v’ è de la infamia. E come sta lei in pericolo di care in pecato, così stai anche tu; e anco forse ci è ggìo. E perchè io ci vegó essere il pericolo grandis- 10, sai che ti dico, donna? Ogni volta che ’l tuo ina- 0 vuole andare di lònga per istare più tempo, fa’che gli vada dietro. Vattene con lui, e sarà levato quello ficolo, se egli ha stare molto tempo. L* esemplo tu lai in cap. primo: De coniugio nxorum. El sicondo modo è anco peggiore, che non è questo; è so‘molti che fanno patto quando comprano e quando- idono, e non lo’pare far male, se vendono la cosa più ella non vale, dicendo: — io ho fatto il patto con lui, kaon lo inganno; io dico che voglio de la mia mercanzia lED. VOLG. DI S. BERNARDINO - Vol, III.O 16