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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/284

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il peccato sarà punito, elli non vi pensa. Egli non hai paura de la pena: eliino soltanto immersi nel peccato,j che e* * non pensa al peccato del tempo passato, nè ai peccati del presente, nè al peccato dell’avvenire. Ellir non si cura come si vada la cosa: in tutto, egli non haj pensiero se non di méttare a ’secuzione 1’ apitito suó.^ Egli non pensa di riguardare nè luogo nè tempo per adempire il suo volere: egli va in vescovado, nel luogo dove si celebra a Dio, e pónsi ine a vagheggiare il gar- zone e la garzo ria a dispetto di Dio e de’Santi. Elli noni n’aspetta la vendetta per giudicio di Dio. Reca in som- ma:^ elli non teme Idio, elli non teme omo, elli non teme vergogna, elli non teme nè colpa che elli^cornette, nè pena che ne gli verrà. Hàla intesa? Or credemi; che perchè elli si gitti dietro tutte queste cose che elli do- varebbe portare innanzi agli echi, non sarà però che Iddio se le gitti lui, chè a 1’ ultimo Idio il rimunerarà sicondo r opera sua. Sesta condizione, è superbo: ohturantis aures sua\ quae non exaudient vocem incantantium, Elli non è al mondoi maggiore superbo, che V uomo sodomitto, e dimostralo lui propio. Hai mai inteso quando il serpente è incan- tato, la malizia che egli usa? Dice che come sente lo, incanto, subito si tura 1’ orechia per non udire la voce de lo incantatore. Sìmile fa 1’ uomo sodomitto, che con’ tutto gli sia detto, sia amonito, sia predicato, nondimeno mai non si vuole tirare a dietro, ma sempre sta ne la sua malizia ostinato. Noluit inteìligere ut bene ageret: ^ — Nonp ha voluto intèndare per non volere fare bene. — Cornea 1 Cioè; tirala coDclusione. 1 Salmo XXXV, vers. 4.