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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/325

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i quelli che hanno data la robba loro a’ loro parenti, dannola insieme insieme, e poi si ritrovano a goderla parentado insieme insieme, che vi vanno a schiera a asa di quel tale. Io non dico che tu facci così; ma va’ arcando di darla a’ più pò vari, non mirando più a pa- anti che non parenti. Quando vedi il bisogno grande iu ao luogo 3 in una casa, in una contrada, va’, soviene a nello bisogno, e faciendo così, sempre la tua limosina irà viva dinanzi al cospetto di Dio. Ergo: Beaius qm telligit super egenum et pauperem. Hai veduto stamane de la limosina la necessità: Beatus liintelligit: dove vedesti che tu se’obligato per tre leggi: ar legge di Natura, per lege di Scrittura, per lege di razia,• e vedèmo tre generazioni di genti che hanno de- i robba del mondo; chi n’ ha in abondanzia; chi n’ ha

sufficienzia; chi n’ ha a necessità
tutti ubligati a dare

nosina a queste tre generazioni: a chi ha bisogno, a ii ha necessità e a chi è in estremità. E questa fu la. Iima parte principale. Ne la sieonda parte dissi dela^ nosima la qualità: super egenum et pauperem- A chii hbi dare la limosina? Debita dare a colui che è pò- Iro 3* dove hai veduto sette parole di Zacheo, signifì^ ite come tu debbi dare la limosina: prima, festinante e iegro 3* poi, pronto e presto: Ecce, Poi la quantità che (bbi dare magna; dimidium: poi la qualità, che sia la roba buona: honorum: poi debbe essere veramente tua; forum: non dare 1’ altrui. Poi dimostra libertà, che tu Idia, e non la venda; do. Ultima piata buona e vera; «,shi tu la dia; pauperibus, E se terrai questi modi che^ i f ho dichiarati, tu edifìcarai per te nell’altra vita, Jssedendo la gloria beata, ad quam ille vos perducat in sicula saemlorum^ amen.