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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/342

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do ciò ch’io avanzo, e e’ mi venisse el bisogno a me» non potendo guadag’nare, come farei io? — E entratogli nell’ animo di non dare più, cominciò a ragunare per seJ> E istando in questo modo, parve che dispiacesse a Dio,i e che gli dicesse: — sì, che tu ti se’ disperato di me,^ che credi ch’io non ti dia il tuo bisogno, e abandoni’^ e’ pò vari per ragunare! Io ti prometto che tu gli spén- darai con molta tua pena, poi che tu non gli vuoi dare ])er limosina. — E va, e mand igli una malattia nel pièi grandissima. Costui per volere guarire comincia a spèn- dare questi suoi denari in medici e medicine; e tanto! spese a poco a poco, che egli si trovò senza denari co la infermità. Peggio,- chè’l medico venendo a lui gli disse: — sai tu che elli è di bisogno, se tu vuoi cam- pare? Che ti si tagli il piè. — Allora costui dolendosi del male che egli aveva, e del male che aspettava del pèrdare il piè, e simile anco dice: — oimrnè, che per guarire ho speso ciò ch’io avevo, e ora si conviene, se io voglio campare, che mi sia tagliato il piè! — Non sei ne poteva dar pace. A la fine rispose al medico: — per campare, io so’ contento come io posso; venite domattina a vostra posta, e mettete in pònto e’ ferri vostri, sì che io non istenti di pena. — Che avenne? Che la notte ve- -gnente el’Angiolo di Dio gli aparve, dicendoli: — o tale, come stai? — Rispose costui: — oh, come sto? Io sto male^ però che s’ io voglio guarire, si conviene tagliarmi el piè, e domattina as])etto che il medico mel venga; a tagliare. — Allora l’ Angiolo gli revelò perchè quella’ infermità gli era adivenuta, dicendoli: — Idio ti manda^ questa ^ infermità, perchè tu lassasti la limosina che tir avevi principiata, e cominciasti a ragunare e dispe- 1 Gli altri Codd., cotesta.