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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/363

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qui fusse vita eterna. — E comincia a pensare e penarvi I mente a colui che ha de la robba assai, e elli ci vede in lui quello che vide Favolo ad Corlnthios In itineribiis saepe pericuUs fluminum, periculis ìatronum. pencuìis ex genere, periculis ex gentibus, periculis in civitate, periculis in solitudine^ periculis in mari ^ periculis in falsis fratri- Ìbus^ Elli vide pericoli ne’fiumi, vide pericoli ne’la- droni che vanno sempre per furare, e vide pericoli nelle solitudini. Egli vide pericoli nel mare, sì de le fortune e sì de le crudeli battaglie che vi si fanno. Elli vide pericoli ne le città, che 1’ uno vuol vedere morto l’altro per invidia: elli vide pericoli ne’falsi fra- telli, che per avere della robba farebbono ogni dì mille tradimenti. Elli vide pericoli in mare, in terra e in ogni luogo. E è vero, o donne! Doli, se io non dicesse il vero, o s’ io smemorasse, fate che voi mel diciate. Doh, ielle bisogna ricordare ogni cosa? Voi sapete bene s’ io dico il vero! Ora io voglio che tu mel confessi. Io vi domando tutti quanti; ècci chi sia sicuro di mantenersi da sua robba che egli ha, che non gli sia tolta? Se c’è aiiiiio, sì alzi el dito. Oh, oh, e’ non c’ è persona che ilzi el dito! Gran mercè, che tu vedi ch’io dico il vero! Egli è tale nel mondo, che dice in se medesimo; — se iiu hai della robba, io te la torrò ancora. — Non vediamo loi, se ben Favolo non ne contasse nulla, quanti pericoli dii sono nel mondo? Tu hai veduto e vedi pericoli nel aare, ne la terra, ne’fiumi, ne le solitudini e ne’falsi

rateili: in ogni modo se’ mal sicuro di questa tua robba.

Vedi chi ha ragunata punto di robba, l’haragunata con ^Uolta fatiga e con molto affanno: poiché tu F hai gua- t lagnata, e tu la possedi con tanta paura e timore ^ Epist. seconla, cap. xj, vers. 26. 1 Il Cod. Pal.^ con tanto timore.