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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/449

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vox illius tamquam vox aquarum muUarum: et hahebaf in dextera stellas septem. Ed de ore eiiis gìadius utraque parte acutus exibat^ et facies eius sicut sol lucet in virtute sua. Et cum vidissem eim, cecidi ad pedes eius tamquam mortuus. Ode questa leggenda, dice santo Giovanni: — Io vidi in spirito sette candelieri d’oro, in mezo a questi v’ era uno che era simile al figliuolo delF uomo, Cristo, vestito di uno vestimento lòngo insino a’ piei, e era cènto in alto a le mamelle. (Santo Francesco fu quasi ritruopico, però si cègneva alto). E aveva i suoi capelli bianchi come la nieve, o come la lana bianchissima, e aveva gli ochi suoi propiamente come due fiamme di fuoco. E aveva i suoi piei com’ è 1’ attone, quando è nel fuoco ardente, e aveva la voce sua come voce di molte aque, e nella sua mano dritta aveva sette stelle a modo di croci. E de la bóca sua una spada tagliente da ogni lato usciva, e la sua faccia luceva come in mezodì. B come io vidi que- sto, subito me li gittai a’piei e adoràlo. Nel quale maraviglioso parlare noi vedremo dodici fiamme d’ amore; e per pigliarle meglio, pigliale a qua- tro a quatro. La prima in vita attiva: abituazione. Siconda, in vita contemplativa: delettazione. Terza, perseverante religione. Quarta, maternale dilettazione. A 1’ altre quatro: La prima, materna e luminosa cognizione. Siconda, prudente discrezione, Terza, fervente affezione. Quarta^ calda locuzione; e àne otto. Tòlle le altre quatro ultime. La prima, santa essernplazione. Siconda, efficace pre- dicazione. Terza, de la fama diffusione. Quarta e ultima, fie*" popoli divozione.