Vai al contenuto

Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/459

Da Wikisource.

Non da altro, se non dal lume de lo altissimo Idio, che, senza il lume, non avarebbe potuto nè saputo parlare nulla di Dio. E però era Favolo simile al figliuolo del- l’uomo, di notte sempre era a contemplare Idio, e di dì a predicare a utile del prossimo. Così similmente fece santo Francesco, avendo prima il cognoscimento di natura per la vita attiva, venne al cognoscimento della gloria per la vita contemplativa,• de le quali due vite venne ne la terza, cioè, vita mista: che considerava Idio e l’uomo, dando a 1’ uno e a l’altro parte di tempo. E da questo venne in tanta perfezione che era simile al figliuolo dell’uomo. Chi fu el Figliuolo dell’ uomo? Fu lesu.—Cheformafulasua?—Fuuomodicarnee d’ ossU; come siamo noi, el quale ne le carni sue portò quello segno delle stimate, [ dove fu confitto ne le mani e ne’ piei, e nel lato dritto. Simile a lui non fu mai niu- no, se non santo Francesco, co le stimate propiamente come ebbe lesa.] t E qui poniamo fine a la siconda fiamma d’amore. La terza fiamma è in religione perseverazione: — mstitum podere: — vestito di porpora, vestimento vi- lissimo. Santo Francesco volse vestire vestimento tutto umile e vile. El vestimento nostro, quando si rompe, si può rapezare di pannolino, [ se altri fusse in luogo che non vi fusse del lano. ] ^ Tutto dimostrati che ’l vesti- mento sia vile. E’panni nostri mai non s’acordano: quale è più buio, quale è più chiaro, e però come tu t’abatti, così ti puoi vestire; sicondo i paesi, sicondo i panni; co- me si va per le patrie, così vanno i vestiri nostri. Aveva 1 Questo periodo manca al Cod. Sen. segnato 4. 2 Anche questo periodo manca nei Codd. Sen,