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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/48

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pensava: — no, io non ho fatto nulla! — perchè elli era tanto quello che elli aveva in pensiero di fare, che ’l fatto non li pareva nulla. La morte è più dura che non è lo ’nferno. A lo ’nferno non vi si va se non per lo troppo mangiare, per lo troppo bere, per lo troppo dormire, troppo lussuriare; e la condizione che vi si usa, si è questa: che chi vi va, è il male arivato prima prima, e mai non è cacciato di quello luogo. E sempre ha dei servitori assai, che mai non ne li manca: per le molte delizie e contenti e diletti di questo mondo s’ aquista questo, però che queste cose so’ insaziabili: quante più n’ hai, più ne voresti. Anco participa amore di questa condizione: chi ama regolatamente in amore di Dio, sempre cerca Iddio; e quanto più ne trova, più ne cerca. Simile,.amando per amor di Dio il prossimo, quanti più trova, più n’ ama, e mai non si saziarebe d’amare per amore di colui % per cui cagione elli ama. E come per le molte dilizie s’ acquista lo ’nferno, così per le molte fadighe s’ acqui- sta la gloria. 0 donne, quando voi partorite, quanta fatiga portate voi? Oh, assai; e poi che voi avete parturito e avete il fanciullino, quanto diletto e allegrezza, che non viricor- date d’ avere anta fatiga ninna! Così potiamo dire che fusse in santo Francesco. Elli patì in questa vita per amore di Cristo ogni fatiga, ogni pena, ogni affanno, e la fatiga non gli pareva fatiga. Or pensa tu se egli era fuor di sè 1 Anco la fatiga gli era diletto, perchè elli aspettava riposo spirituale, el quale doveva durare eter- nalmente. E questa è una de le cagioni, che una anima innamorata di Dio non teme martiri, che elli riceve o 1 Nel Cod, Pai., per amore di Dio il prossimo, e di colui ec.