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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/98

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che eliino fugano quello che Iddio Tha vietato, o faccino quello che Iddio 1’ ha comandato; ma ellino fanno il contrario, chè fanno ciò che Iddio Tha vietato, e fuggono cièche Iddio l’ha comandato j e questi tali saranno poi giudicati alle pene eternali. De’quali è detto: ^ Propter iniusiitias enim suas humiliati sunt. E detto Io*: — Per ia loro ingiustizia ellino saranno umiliati; — chè Iddio gli farà punire ai manigoldi suoi e in questa e neiraltra vita. E hai veduto incipienti e profìcienti. V’ediarno ora de’perfetti,, e’quali sono gli arbori: Ncque omnem arhorem. — Non toca~ re anco ninno arboro. — Vedi che 1’ arboro va sempre in su ^ verso Iddio: questo è lo stato dei perfetti non pensano a ninna cosa di mondo, ma sempre dritti a Dio. Inde Paulo di costoro parlando: ^ Nostra conversatlo m caelis est: — La nostra conversazione è in cielo^ non è in questo mondo. — Noi cognosciamo che nè noi nè la roba del mondo non è stabile, e però non ci aviamo nissuna fede, nè nissuna speranza. E questi tali uo- mini perfetti so’ veracissimi arbori, e rendono a Dio suavissimi frutti: de’ quali è detto: ® Flores mei fructtis^ honoris et honestatis: — E’ miei frutti so’ frutti d’ onore edionestàsìaDioesìalmondo.—Eperchèe’so’di quelli di Dio, e Dio dice: — Non mi tocare costoro. — Nisi tantum homines^ qui non habent signum Dei in froniibus suis: — Non tocare ninno di quelli che ha ne la fronte il segno di Dio. — Che segno è quello che bisogna che altri abbi ne la fronte? Sai che segno è quello? E so- 1 Ntìl salmo cvj, vers. 17. 2 11 Cod, Pal.^ iti su alto. 3 11 Cod. Pai. legge; Questo è lo stato dei perfett’^ e’ quali sono arbori. ^ Epistola ad Fililippeuses^ cap. terzo, vers. 20. s Ecclesiastico, cap. xxiiij, vers. 23.