Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/178

Da Wikisource.

— 154 —


(1297 m.) e accanto verso settentrione il Monte Mosca (1300 m.); poi il Rondinaio (1967 m.) che si eleva a punta triangolare; le Tre Potenze (1934 m.), l’Alpe di Caciaia, il Libro Aperto (1931 m.), l’Uccelliera (1797 m.), il Corno alle Scale (1939 m.); di qui la linea dei monti volge diritta verso la Retaia coi poggi della Badia a Taona, l’Acquifreddula (1012 m.), il M. d’Iavello (984 m.) e fra questo e quello il M. di Bucciana (1100 m.); e poi la linea piegando a nord mostra il Poggio al Zucca, i Monti Calvi, M. della Scoperta, M. Casciaio, il passo di Montepiano, e il M. di Mezzana.

Il Sasso di Castro e M. Beni, che si mostrano di sopra il passo della Futa, a destra, non si vedono dalla Retaia, perchè gli para e nasconde la cima rotondeggiante di Cantagrilli, dopo la quale la catena della Calvana si deprime, nel passo di Valibona per risalire agiatamente con belle praterie sino al M. Maggiore (916 m.).

Finito così il cerchio montuoso, l’osservatore abbassi lo sguardo alla pianura; ecco a sinistra Firenze, sotto Prato, a destra Pistoia; e dappertutto borgate, villaggi, casali, case isolate. E mentre da un lato si ha la Val di Marina con i suoi boschi e le sue olivete, dall’altro la Val di Bisenzio con i suoi opifici, i suoi terreni fertili e ricchi.

Dalla Retaia la crina del monte si stende in praterie sino a Cantagrilli (819 m.); 35 minuti di cammino. Di qui si scende alla Fonte al pruno in 5 minuti sul declive di Val di Marina, tenendo una linea retta ad un grupo di case sopra un ripiano coperto di rare piante, detto Le Querce, e in 14 min. si ritorna alla vetta di Cantagrilli.