Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 4, 1799.djvu/36

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e un grande sciocco; e potrei citare più d’uno eccellente poeta, e pittore, ed anche filosofo, di cui potea dirsi così. L’ingenuità di fatto, la schiettezza, il disinteresse sogliono esser di queste grand’anime, se però il loro cuore non sia guasto, e avvilito da’ vizi, e da passioni; come fu osservato nella vita di Bacone di Verulamio, di Voltaire, e di qualche altro s’osserva. E rurto questo, perchè non giungon sin là, dove son essi portati naturalmente dall’entusiasmo, l’interesse, il costume, l’usanza, il pensare, il bramar de’volgari, c sopra tutto le convenzioni, e le suggezioni di questi.

E’ lor necessaria la "berrà, come quella, che lasciali a’loro studj „ a’loro istinti elevati, ed ai momenti incerti, e repentini del loro estro impaziente. Dormire a piacere, mangiar quando giova, la scelta del luogo, dell’occupazione, dilla compagnia, de;; li argomenti esser debbono in loro mano. Tutto ciò, che è }or comandato di rado vien bene. It lor fuoco, che passa è talor istantaneo, nè san, quando venga; onde han sempre ad esser liberi per accettarlo, se viene, Un