Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 4, 1799.djvu/44

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to, e con Io scultore; che per quella coniti» ne patria, onde vengono, e dove hanno sede, debbono ravvisarsi concittadini, e nazionali tra loro.

VEGGENTE ^^eggono questi geni, sono presenti, son tocchi, son mossi da quelle scene, e vedute » che levandosi sopra9e stessi, e quasi fuori dei sensi incontrarono nell’alta loro, e serena atmosfera disgombra dai nuvoli, e dalle tenebre di quaggiù, E’ vero, che spesso traveggono, e questo stesso gli scopre, essendo questo l’eccesso di loro abituale disposizione.

E così non provassero gli esempi funesti r che il più bel dono del cielo si volge talora in furiose manìe, in profonde tristezze, in vera follia o per logoramento degli organi più delicati, e più violentemente usati a grandi sforzi, o per accensione, e ingrossamento di sangue sfiorato de’suoi spiriti miglior:, o per troppo abito, ed uso di fissarsi in ogget-