Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 4, 1799.djvu/56

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5*Rapidi.

la letteraria, e scolastica educazione, quando per tutto regnano precettori, e precetti, si moltiplicano le grammatiche, le rettoriche, le poetiche, ognuno crea nuove regole, ond’è tolta la libertà a correre, e d’ogni minima libertà fassi un delitto. Si dice con maraviglia, che non vi sono più di quegli uomini; ed è vero pur troppo, perchè riuscire non possono, ancorché natura producali, tagliando l’educazione servile le penne al loro entusiasmo, che’ama volar disciolto, e veloce, nè soffre i riregni della pedanteria, e il letto abbomina di ProCusre.

Dalla qual libertà, che può dirsi indocilità per l’impeto, che la domina, deriva quell’ inimicizia irreconciliabile tra l’estro, e l’arte, tra 1’erudito, e l’uomo di lettere, ira il poeta, e il grammatico, tra l’oratore, e il tendi i versi d’Orazio supremo giudice in questo. Art. Post.

Natura fieret laudabile carmen, an arte Quasitum est &c. e tutto quel libro t’insegnerà ciò eh’ io non debbo, perchè tratto dell’ entusiasmo e non dell’arte poetica.