Pagina:Bettini - La stazione estiva di Montepiano, Firenze, Minorenni corrigendi, 1897.djvu/54

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quì uno stabilimento idroterapico. Non mancano i mezzi, non le acque freddissime per ogni specie di bagni atti a ritemprare, ricostituire le fibre indebolite, a correggere i nervi eccitati, o rinvigorirli se troppo fiacchi. Sarebbe cosa utilissima per la numerosa colonia che trae quassù nell’estate, un incentivo a farla divenir maggiore. Si parla già che non riuscirebbe difficile costruirlo alle così dette «Case Nuove» profittando dell’acqua che scendendo dalla Storaia mette al Rio Fubbio, nato alle falde del Cavilano.

Era cosa miserrima il servizio postale di cui usufruiva Montepiano, e sì che, emigrando una buona parte della popolazione valida nelle maremme toscane, o in Sardegna, la corrispondenza era necessariamente frequente tra gli esuli volontari e le famiglie rimaste.

Ora invece vi è un servizio postale quotidiano, e la corrispondenza postale prosegue anche per Castiglione dei Pepoli allacciandosi all’Ufficio postale di S. Quirico e spandendosi poi per i vicini paesi e comuni Emiliani.

Unito all’ufficio postale havvi in Montepiano anche un’ufficio telegrafico, collegato con quello di Castiglione; sicchè in brevi momenti si possono aver notizie, per quella colonia estiva, da ogni parte d’Italia. Questo beneficio Montepiano lo deve a cittadini benemeriti che amano quei bei luoghi, d’intenso affetto; tra questi mi piace citare, a ragione di onore e per debito di giustizia, il Col. Ing. D. Giannitrapani, cultore insigne delle scienze geografiche, la Principessa Antonietta Strozzi, il signor Castellani e S. Ecc. l’On. Conte Francesco Guicciardini. Così rimangano effettuati i giusti sforzi del Municipio onde prolungare la linea telegrafica sino, almeno, alla sede comunale!

Dacchè fu compiuta la bella strada interprovinciale,