Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.1, Zurigo, 1846.djvu/17

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sode. Nascendogli difficoltà o dubbio o pensiero, fosse anche in letto, balzava, metteva a contribuzione quanti autori avessero trattato di quel proposito, gli raffrontava e non se ne stoglieva finchè chiarito non si fosse; e se era un problema di matematica, vi lavorava pertinace tutto un giorno o tutta una notte, finchè trovata la soluzione potesse far plauso a sè stesso e sclamare: L’ho pur vinta, non voglio pensarci più.

Nè meno indispensabile era a lui la scienza canonica, al qual uopo seguendo lo stesso ordine metodico si applicò a leggere tutti gli scrittori ecclesiastici; e stese in latino, per lettere d’alfabeto, una storia di tutti i concilii col sunto degli atti e la sposizione de’ canoni; il MS. di cui, veduto dal P. Montfaucon e da Apostolo Zeno, esisteva ancora nel secolo passato.

Pensa il Grisellini che Frà Paolo già disegnasse la sua storia del concilio tridentino come parte dell’anzidetto lavoro: congettura da lui fondata sopra un errore di cui parlerò altrove. A me sembra più verosimile che quel Dizionario de’ Sinodi fosse un manuale esarato per solo suo privato uso. Io non l’ho veduto, e ignoro se esista ancora e dove: forse in Francia, negletto in qualche biblioteca; solamente so che era distribuito in due volumi in fol. di manoscritto. Ora per metterlo in proporzione colla storia del Tridentino erano necessarie dissertazioni di storia e di critica sull’origine e le vicende del diritto canonico, sull’andamento e il progresso della teologia, e particolarmente su varie opinioni in cui molto dissentono gli antichi dai moderni, e sulle vicissi-