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CAPO TERZO.


(1579). Frà Paolo godeva di una estimazione così scevra d’invidia che nel Capitolo convocato in Verona nell’aprile del 1579 fu a pieni voti eletto provinciale, minore ancora di 27 anni, primo esempio in 350 anni da che durava l’Ordine de’ Servi che uomo così giovane fosse a quella dignità innalzato. Nella quale si fece distinguere per imparzialità e disinteresse e per assiduità, sì che malgrado le nuove incumbenze gli fu affidato eziandio l’incarico di reggente degli studi, e continuò a dettare le teologiche sue lezioni.

Ma se v’è una milizia difficile da governare, sono certamente i frati; e aveva ragione il cardinale Pallavicino scrivendo che se il papa li volesse ridurre al dovere, e’ si ribellerebbono tutti quanti. Una vita monotona, costretta, disoccupata, fra l’ozio, senza varietà di distrazioni, lascia un vacuo nella attività umana sempre bisognosa di esercizio; e però non avendo essi a far altro, vuoto il pensiero di cure, l’animo di affetti, se non possono tribolare il mondo e brigarsi con lui, passano il tempo in discordia fra di loro.

Dopo la riunione de’ Serviti esistevano assai mali umori fra le provincie che formavano l’abolita congregazione e la provincia di Firenze. Questa si governava a modo suo per privilegi speciali accon-