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CAPO VIGESIMOTERZO.


(1615). La perseveranza nei disegni, per quanto riuscissero infruttuosi i tentativi, è una delle qualità più caratteristiche del papato. Un diritto, poichè può vantarlo una volta, lo immedesima alla sua esistenza, e lo dice non acquisito dal tempo ma ereditato da Dio; e se per patti o per infortuni è obbligato a recedere, il fa con tanta arte e sì girandola con tale ambiguità di parole che ben mostra di non averlo perduto, sì solo per compiacenza sospeso, e intanto spia le occasioni opportune per rimetterlo in vigore. Ma poichè questi diritti, o meglio usurpazioni, si furono moltiplicati così che violavano ogni libertà civile e potestà di principe, avendo il loro fondamento nell’ignoranza bisognò inventare un mezzo per comprimere gli ingegni e tener schiave le opinioni. E fu questo il Sant’Offizio.

Non hanno ragione quelli che rimproverano i Mussulmani che la loro religione sia stata dilatata colla forza; perocchè nissuno ha fatto più uso di questa convincentissima logica quanto i cristiani. È vero che il metodo ha la sua utilità, ed è il più accomodato alla intelligenza dei cherici, perchè il dilemma o credi o ti accoppo è così semplice che bisogna ben essere stolido per non restarne convinti. Nondimeno, benchè i fanatici fin dalla età di Co-