Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/258

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250 capo xxvi.

pera. Il Padre Bergantini, provinciale de’ Serviti, lo suppose con ingegnosissime congetture; ma essendosi scoperto l’autografo di Frà Paolo, scritto da Frà Franzano suo amanuense e postillato di mano dell’autore, il doge Foscarini che lo vide e lo confrontò colla edizione di Londra trovò che tranne il titolo, che nel MS. sta puro e semplice Istoria del Concilio Tridentino, in tutto il resto cammina onninamente d’accordo. A questa sentenza non si acquetò il Grisellini, che essendo ricorso a nuovo esame ci dice che le interpolazioni fattevi dal de Dominis, massime nel primo libro, sono innumerevoli; e che non vi è luogo di tutta l’opera dov’egli non abbia posto l’ardita e temeraria mano. Eppure questa affermativa è pienamente contraria alla lettera di Frà Fulgenzio scritta al de Dominis e prodotta dal Grisellini, dove si vede che Frà Paolo bene si lagnava della aggiunta al titolo e della dedicatoria, ma non fa parola alcune di adulterazioni nel testo.

Ora quell’autografo si trova nella Biblioteca di San Marco a Venezia, e il chiarissimo signor Bartolomeo Gamba che n’è conservatore, noto per fatiche letterarie, sana critica e buon gusto, ha avuto la cortesia di assumersi la noiosa impresa di fare un nuovo confronto tra quello e le edizioni a stampa; e ha spinto lo scrupolo fino a notare le più minute e più insignificanti variazioni nella ortografia delle parole. Avendomi tramesso il risultato delle sue indagini, rilevo che il de Dominis ha stampato fedelmente il suo testo: le varianti tra esso e lo scritto non essendo che pentimenti dell’autore, una