Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/334

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326 capo xxix.

l’educazione una cosa assoluta che abbia gradi di perfezione il sommo de’ quali sia toccato a’ Padri gesuiti; ma è l’educazione relativa al governo; per il quale la gioventù è educata in modo che quella che è buona ed utile per un governo, è dannosa per un altro, e secondo la varietà dei governi l’educazione riceve varietà. Quella che è utile per uno Stato militare che si mantiene ed aumenta con la violenza, è perniciosa ad un pacifico che si conserva con l’osservanza delle leggi.

«L’educazione de’ Padri gesuiti, siccome l’hanno descritta nelle loro Costituzioni e siccome la praticano, sta in spogliare l’alunno di ogni obbligazione verso il padre, verso la patria e verso il principe naturale, e voltar tutto l’amore e ’l timore verso il padre spirituale, dipendendo dai cenni e motti di quello.

«Questa educazione è utile per la grandezza degli ecclesiastici e di quei principati con i quali gli ecclesiastici vogliono esser soggetti, ed è verissimo che in ben maneggiare questa i gesuiti non hanno pari; ma quanto è migliore per questi tanto è peggiore per quei governi dove il fine e la libertà è la vera virtù, ed al quale gli ecclesiastici non si tengono soggetti. Dalle scuole de’ gesuiti non è mai uscito un figlio ubbidiente al padre, affezionato alla patria, devoto al suo principe. La causa di quest’altro non è, se non che i gesuiti attendono a levar l’amor naturale e la riverenza paterna, e del proprio principe. Dove che per una repubblica libera non vi sono