Pagina:Bini - Scritti editi e postumi.djvu/243

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un tale già sepolto da una settimana. Datevi coraggio proporzionato agli eventi; coraggio per resistere a queste prove troppo dure per le viscere di un padre. Consolate mia Madre. Povere madri! pur troppo negli annali del tempo la Fatalità produce epoche in cui le madri hanno a tremare di essere state feconde! Io però son tranquillo. Il caso mi ha temperato un’anima vigorosa a sopportare pacatamente il bene ed il male. Se io fossi solo nel mondo, credete pure che sorriderei dall’alto in giù a queste piccole traversie; ma chi nasce di donna non è mai solo nel mondo; e gli affetti di sangue, d’amicizia, d’interesse, sono tanti, e così complicati, e così inerenti al cuore dell’uomo, che il cuore è costretto a gemere profondamente, quando la forza delle cose lo recide da vincoli tanto vitali. Pure, ve lo ripeto, fate animo; e confido, che non avrete mai a piangere per cagion mia; ma se ancora un giorno doveste piangere, le vostre non saranno lacrime di vergogna. Io oso dirlo senza superbia, e i miei nemici non oserebbero negarlo: ho percorso 27 anni di età, ma tutti quegli anni dal primo fino all’ultimo hanno segnato una linea retta nella via dell’onore.

Addio.
Dalla ***, 17 Settembre 1833.

Il vostro Carlo.