Pagina:Blanch - Della scienza militare.djvu/140

Da Wikisource.

metodi di civiltá che ivi trapiantansi. E quanto asseriamo ha chiara pruova dalle preziose lettere del maresciallo di Sassonia al ministro della guerra di Francia, nelle quali l’illustre autore sostiene che T infanteria francese non può combattere in pianura e che il solo genere di guerra che le riesca si è quello di forzare le posizioni. Questa severa sentenza si gloriosamente smentita di poi, pruova che questa intelligente e bellicosa nazione era molto addietro in fatto di tattica. L’infelice guerra de’ sette anni provò ciò che Maurizio diceva, e quei militari rovesci animarono l’intelligente patriottismo del Guibert a iniziare eloquentemente i suoi compatrioti nel segreto della tattica prussiana. L’ordinanza del 1791 ne fu la pratica applicazione.

I perfezionamenti operati in Prussia nella tattica possono ridursi ai seguenti:

1. L’esattezza nell’istruzione di dettaglio quanto al maneggio delle armi, ai fuochi, alla marcia, agli allineamenti.

2. Il modo di formarsi e spiegarsi rapidamente in colonna e di ripassare all’ordine di battaglia con movimenti pel fianco dei plotoni percorrendo la diagonale. Da ciò risultava il doppio vantaggio di operare per la linea piú corta e di conservare l’ordine serrato ad ogni evento; cosi risolvevasi l’eterno problema di tutte le evoluzioni, quello cioè di occupar poco spazio e guadagnar molto tempo. In questi due risultamenti sta il vero segreto della tattica.

3. L’applicazione degli stessi metodi a divisioni intere, operando marcie di fianco in colonne, talché con una semplice conversione si riprendesse l’ordine di battaglia. L’impiego degli scaloni per avere sforzi successivi sui punti di attacco, senza arrischiar confusioni in un rovescio. E le distanze fra gli scaloni a ciò contribuivano, mentre quelli non impegnati si conservavano intatti per rinnovare gli attacchi o per operare e coprire la ritirata. I cambiamenti di fronte, i passaggi di linea, le ritirate a scacchiere, i passaggi di stretti e i quadrati derivavano dagli stessi principi ed erano eseguiti con gli stessi metodi, e si riassumevano sempre nel passaggio dall’ordine di battaglia a quello di colonna e cosi viceversa. Eravi scienza adunque.