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13^ DBLLA SCIENZA MILITARE

Nella cavallería il progresso fu vasto e compiuto dopo Molwitz, ove ella si mostrò si inferiore da doverla mischiare con alcuni battaglioni; il che fu l’ultimo esempio del mescolamento delle due armi. Niuno ignora che il gran Seidlitz, morto in etá verde, aveva il doppio merito che non si è piú rinnovato in alcuno allo stesso grado, di essere un grande ispettore e un gran condottiere di cavalleria, siccome quello ch’era fornito di molto talento per organizzare l’arma e favorito veniva da felici ispirazioni sul campo di battaglia. La cavalleria prussiana adottando tutti i perfezionamenti tattici dell’infanteria con le sole modificazioni che la sua composta natura esigeva, divenne mobile oltremodo, manovrò al galoppo e contribuí nelle battaglie ad affrettarne l’esito operando in gran masse.

Tal è il breve sunto che possiam dare dello stato della tattica prussiana, la cui superioritá non era contrastata. Venne imitata ed anche talvolta puerilmente. Salder per T infanteria e Seidlitz per la cavalleria sono i veri creatori della tattica moderna, e tutti i militari regolamenti sono ancora modellati nei loro principi dirigenti su quello ch’essi prescrissero. La pruova della nostra asserzione si trova nel carattere delle battaglie dell’epoca. In effetto a Fontenoy, a Rocoux, a Lawfelt non vi è esempio di gran movimenti tattici, e la famosa colonna inglese di Fontenoy dimostra piú il freddo valore delle truppe che la perfezione delle combinazioni tattiche, mentre nessuno seppe tirar partito da quella combinazione fortuita, e dall’esercito francese fu opposta l’artiglieria a quelle masse, ma nessun movimento di truppe. Le battaglie di Parma, di Piacenza, di Camposanto sul Panaro hanno lo stesso carattere, cioè importanza di posizioni e pochi movimenti tattici. Non dee dirsi il medesimo delle battaglie di Praga, di Rosbac, di Zorndorf e neppure di quelle di Leuthen e Tourgau, in cui ebbero luogo bei movimenti e fecersi delle brillanti cariche. Alcune battaglie furono perdute dai prussiani a causa dell’arte adoperata dagli austriaci nel disporre la difensiva delle loro posizioni. Federico nelle sue lettere al general Fouquet espone con esattezza ed encomia moltissimo il sistema di difesa dagli austriaci adottato in quanto alle posizioni e