Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. I, 1918 – BEIC 1758493.djvu/237

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subitamente preghiamo per Io divino aiuto. La qual cosa per avventura vuol mostrar d’aver fatta l’autore in quelle parole del primo canto, dove dice: «Guardai in alto e vidi le sue spalle»; percioché atto è di coloro, li quali adorano, levare il viso al cielo, accioché in quell’atto parte della loro affezione dimostrino. E a questo, che noi oriamo e preghiamo ne’ nostri bisogni, ne sollecita Gesú Cristo nell’Evangelio, dove dice: «Pulsate et aperietur vobís, petite et dabilur vcbís». È il vero che l’orazione almeno queste due cose vuole avere annesse, fede e umiltá; percioché chi non ha fede in colui il quale egli priega, cioè ch’egli possa fare quello che gli è domandato, non pare orare, anzi tentare e schernire. La qual fede quanto fervente e ferma fosse, apparve nella femmina cananea, la quale, ancora che non fosse del popolo di Dio, nondimeno tanta fede ebbe in Gesú Cristo, che istantissimamente il pregò che liberasse la figliuola dal dimonio che la ’nfestava; e, non essendole da Cristo alcuna cosa risposto, la intera fede la fece ferma e costante di perseverare nel priego incominciato. Alla quale avendo Cristo risposto che non si volea prendere il pane dei figliuoli e darlo a’ cani, non lasciando per questa repulsa, e sospignendola la sua fede, continuò nel pn. gare. E, avendo affermato quello, che Cristo avea detto, esser vero, disse: — Signor mio, e i cani, che si allevano nella casa, mangiano delle miche che caggiono della mensa de! signor loro. —Volendo per questo dire: — Io cognosco che io non sono del popol tuo, il quale tu tieni per figliuolo, e perciò non debbo il pane de’ tuoi figliuoli avere; maio sono uno de’ cani allevato in casa tua; non mi negare quello che a’,cani si concede, cioè delle miche che caggiono dalla mensa tua. — La cui ferma fede conoscendo Cristo, non le volle, quantunque de’ suoi figliuoli non fosse, negare la grazia addomandata; ma, rivolto a lei, disse: — Femmina, grande è la fede tua: va’, e cosí sia fatto come tu hai creduto. — E quella ora fu dal dimonio liberata la figliuola di lei. Vuole adunque l’orazione farsi con fede, e ancora, si come voi vedete, con istanzia; percioché Cristo vuole alcuna volta essere sforzato, non perché la liberalitá sua sia minore, o men