Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/154

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posta». Usano i cacciatori partirsi in diverse parti, e, cosi divisi, porsi in quelle parti della selva, donde stimano dover potere, fuggendo, passare quelle bestie le quali voglion pigliare; e queste cotali parti, dove si pongono, chiamano «poste»; e però colui, alla cui posta viene la bestia cacciata, se n’avvede, perciò «Ch’ode le bestie», le cacciate e quelle che cacciano, «e le frasche», cioè i rami e le frondi della selva, «stormire», cioè far romore per lo stropiccio del porco e de’ cani e dei cacciatori. «Ed ecco», mentre essi stavano soprappresi dal romore, «due dalla sinistra costa, Nudi e graffiati»: dice «nudi», percioché non eran dalle cortecce degli alberi rivestiti, come eran quelle anime che rilegate erano in que’bronchi; e «graffiati» dice, percioché di sopra è detto quel bosco esser pieno «di stecchi con tosco», e chi corre tra cosi fatte piante, non potendo attendere a riguardarsi, è di necessitá che si graffi; «fuggendo si forte», cioè si velocemente e con tanto impeto, «Che della selva rompieno ogni rosta», e però erano graffiati. E questo vocabolo «rosta» usiam noi in cotali fraschette o ramicelli verdi d’álbori, con le quali la state cacciam le mosche. «Quel dinanzi» (supple), gridava: — «Ora accorri, accorri, Morte!»; —nelle quali parole dimostra o la gravezza della pena, o la grandezza della paura; «E l’altro, cui pareva tardar troppo», cioè esser troppo lento nel suo fuggire, per rispetto a colui che dinanzi a lui fuggiva, «Gridava», dicendo: — «Lano, si non (úro accorte, Le gambe tue alle giostre del Toppo». — Ad intelligenza di queste parole è da sapere che Lano fu un giovane sanese, il qual fu ricchissimo di patrimonio, e, accostatosi ad una brigata d’altri giovani sanesi, la qual fu chiamata la Brigata spendereccia, li quali similmente erano tutti ricchi, e, insiememente con loro, non spendendo ma gittando, in piccol tempo consumò ciò ch’egli avea, e rimase poverissimo. E, avvenendo per caso che i sanesi mandarono certa quantitá di lor cittadini in aiuto de’ fiorentini sopra gli aretini, fu costui del numero di quegli che v’andarono. E, avendo fornito il servigio, e tornandosene a Siena assai male ordinati e mal condotti, come pervennero alla Pieve al Toppo, furono assaliti dagli aretini, e