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Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/294

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solito si leggono negli antichi codici della Commedia parranno di tanto superiori ad esse, di quanto, poniamo, la struttura dell’ottava boccaccesca supera quella dell’ottava dei cantastorie popolari. È manifesto l’intendimento,-e notevole l’abilitá, di compendiare e condensare con esattezza e chiarezza il contenuto sostanziale di ogni canto; e, d’altra parte, la espressione rivela assai spesso un particolare studio dell’eleganza; tutti pregi che mancano alle altre rubriche dantesche di quei tempi, poco degne davvero di Dante e del suo poema (0».

Con la Vita e le Redazioni compendiose, col Contento, gli Argomenti in terza runa e le Rubriche in prosa vengono a raccogliersi per la prima volta in un sol corpo tutti gli scritti che il Boccaccio compose intorno alle vicende e alle opere del suo grande concittadino. Tale raccolta non sarebbe stata possibile senza gli studi precedenti del Rostagno, del Barbi e del Vandelli, giá additati in questa Nota-, qui ripeto i nomi di quegli insigni studiosi, perché vada ad essi il merito che loro compete. In particolare esprimo la mia riconoscenza a Giuseppe Vandelli per la cordiale larghezza con cui egli ha messo a profitto di questa edizione la sua competenza e la sua singolare preparazione sui testi boccacceschi intorno a Dante, de’ quali sono stati riconosciuti gli autografi. Pel testo del Contento, che questa edizione presenta in modo affatto nuovo e insospettato finora (con la necessaria conseguenza che la critica spesa attorno a quest’opera debba essere in parte rivista), mi è giovato «ad ora ad ora» manifestare le mie idee a Pio Rajna, a Francesco Torraca, ad Ernesto Giacomo Parodi, a Francesco Flamini, ad Achille Pellizzari, a Benedetto Croce, a Paolo Savj-Lopez e ad altri maestri ed amici; ma ciò sia detto senza preoccupare o prevenire il loro giudizio, che, al pari di quello di ogni altro studioso, potrá esser definitivo soltanto sull’esame del lavoro compiuto. Fausto Nicolini, tra gli altri carichi, si è assunto quello di rivedere e rettificare la grafia e l’interpunzione; e la fatica della correzione delle bozze l’ha divisa molte volte con me, come cura familiare, Bianca Guerri Marcolongo, che ha pure collaborato alla compilazione dell’ Indice dei nomi, (i) G. Vandelli. Rubriche dantesche pubblicate di su l’autografo chigiano, Firenze, Landi, 1908, 8°, pp. 31 (Nozze Corsini Ricasoli Firidolfi). Vedasi quivi per l’autografia del cod. Chigiano.