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L’ep. del Bocc. richiese alcuni pochi e facili emendamenti: Petrarce 1446, ms. Petracce non conforme all’uso boccaccesco1; expectassem ivi22, ms. expectasse: emendamento del primo editore; Patavum ivi23, e cosí 14529 1463, ms. Pactanum (nell’ultimo luogo, Patanum); immanes 14523, ms. immanos; ire ivi29, ms. me che non dá senso, a meno che non si consideri il passo come difettivo e non si supplisca, p. es., ferre: preferisco il supposto di uno scambio, paleograficamente facilissimo, nella trascrizione2; ut 14610, ms. cum ut, ma al cum non risponde alcun verbo, e perciò o fu scritto fuori di posto (e doveva essere espunto) o reggeva una parola che fu sbadatamente ommessa3: anche qui mi attengo alla prima alternativa; maiis ivi13, ms. mais4.
La lettera è certo del 13625; la prima di Barbato sará stata scritta qualche settimana avanti il 13 maggio, la replica sará di qualche settimana posteriore6.
XII. — E veniamo a questa conosciutissima e tanto discussa tra le lettere boccaccesche. Della sua redazione originale non è sopravvissuto (o almeno per ora non si conosce) che un miserrimo lacerto, corrispondente alle ultime righe del testo e conservatosi in un foglio membranaceo scritto da un’unica facciata e per sole quattordici righe (che son quelle, appunto, salvatesi) presumibilmente sulla fine del Trecento. Il lacerto, piú tardi piegato in due per costituire con esso le guardie di un libro a stampa, appartiene al prof. F. Patetta, che lo fece conoscere agli studiosi nel 19207.
- ↑ E Petraccam, forma egualmente da me non accolta, ha il ms. anche nella replica di Barbato (33410). Ivi pure le grafie trasmiserat e incongnitis.
- ↑ Il Vattasso stampò me senz’altro.
- ↑ P. es., scriberem. Ma il primo editore lasciò andare cum ut e non avvertí nulla.
- ↑ Il Vattasso emendò malamente Pridie 14512 in Die, e lasciò correre quibusnam per quibusdam ivi13. Delle grafie del ms. non accettai porressisset 14514 e contrasserat ivi27 (che però non sono del tutto alieni dalle consuetudini del Nostro: cfr. essistere qui, p. 327, n. 6), trasmiserat 1461, immo 1451 (ma imo ivi16), dapno ivi24. Heu ivi3 fu da me sostituito a Hei, perché questa forma non mi risulta documentata dagli autografi boccacceschi.
- ↑ Cfr. Vattasso, p. 24.
- ↑ Troppo corto mi sembra il termine lasciato nei due casi dal Vattasso, per il quale la prima è «dell’Aprile o dei primi di Maggio del 1362» (p. 18) e la seconda sarebbe stata scritta «verso la fine di Maggio o sui primi di Giugno» (p. 29). La corrispondenza epistolare non poteva essere tanto sollecita nel secolo XIV.
- ↑ Frammento del testo lat. dell’Ep. del Bocc. a Franc. Nelli, nella Miscel-