Pagina:Boccaccio, Giovanni – Opere latine minori, 1924 – BEIC 1767789.djvu/361

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nota 355

poiché in questo manca affatto1, ecco la serie dei passi critici: deveniens 21623, ms. devenies (anche in L); sunt 21710, ms. sint, ma la proposizione coordinata seguente ha il verbo di modo indicativo «susceptus est»2, quodammodo ivi17, ms. quodadmodum (e cosí gli altri testi a penna); aliquando ivi21, ms. et aliquando; voco ivi31, ms. volo, corretto in L3; duo sunt ivi34, sunt duo (e cosí L), ma cfr. tutte le locuzioni consimili a proposito delle egloghe V e VII-XV, dove sempre il numerale è premesso4; habeatur 2188, ms. habetur (e cosí gli altri); et eglogam ivi, et suppl. da L; accepi ivi20, ms. accipi potest, lezione di L; nominis ivi, ms. nomini, corr. da L: in ea de ivi22, ms. in eadem (!); plebeius ivi30, ms. prebeius (anche in L); habeat ivi36, ms. habet; autem 2194, suppl. dal Laur. XXXIV; marinos annumeratus est ivi7, ms. maris unus factus est, ch’è anche in L e nell’altro Laur.: ma «unus» sembra latino troppo grosso, e d’altra parte la lezione marinos di O fornisce la spiegazione del come sarebbe venuto fuori maris unus (la correzione conduce poi di necessitá a sostituire il verbo «fieri» con «annumerari» egualmente di O); ultro ivi9, ms. se ultro; il se è stato giá espresso; evo ivi14, ms. in evo, corr. dal Laur. XXXIV; avido ivi19, ms. avidum (e cosí gli altri testi a penna): ma deve concordare con «me» abl.; ad adolescentiam ivi20, ad suppl. da L; hec ivi24, ms. hoc (e cosí tutti gli altri): va riferito ad «egloga»; quondam ivi31, ms. quodam; dicitur Olympus 2202, suppl. da O, e cosí hoc nomen Olympia subito dopo: in ambedue i casi il contesto mostra l’opportunitá dell’integrazione; revisam ivi, ms. revisum, corr. da L; olim, ivi13, suppl. da O; in etate ivi, in suppl. da L; Olympiam ivi15, corr. dal Laur. XXXIV; Phylostropo ivi20, ms. Phylostropos; typhlus ivi26, ms. tiphlo; altus ivi34, ms. alitus; quod tui... mei memor 2216, suppl. dai mss. dell’altra sottofamiglia e specialmente di su O5: in S ed L questo passo è surrogato, come s’è detto da un etc.6.



  1. È nel Laur. XXXIV a guisa d’intitolazione in rubrica (c. 36 r).
  2. sint è, naturalmente, anche in L; invece nel Laur. XXXIV fu scritto sunt poi ridotto a sint.
  3. Ma è di nuovo nel Laur. XXXIV.
  4. E cosí nel Laur. XXXIV.
  5. In luogo di Frater ille Iohannes mendax multum panis il Laur. XXXIV reca Multum panis frater ille Iohannes mendax.
  6. L’ortografia è quella di S, ch’è nel complesso conforme al tipo senile usato dal Nostro (modifico solo le forme asummi 2179, eclesiam 21835 e viceversa oppor-