Pagina:Boccaccio, Giovanni – Opere latine minori, 1924 – BEIC 1767789.djvu/369

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nota 363


II. — L’importantissimo cenno sul Petrarca ci è rimasto unicamente nel Marciano lat. XIV 223, di cui è giá stato detto qui addietro1. Esso incomincia alla c. 42 v con questa intitolazione: De vita et moribus domini Francisci Petrarchi (sic) de Florentia secundum Iohannem Bochacii de Certaldo, etc., e termina nella c. 44 v senza explicit; subito dopo vengono poche righe precedute dalla didascalia Principium privilegii domini Francisci poete novissimi2. Il primo a stampare, corredati di un proprio volgarizzamento, questi cenni biografici fu D. Rossetti di Scander cent’anni sono3; una nuova edizione, insieme con la versione francese, procurò nel 1851 il march. De Valori, che credette inedito il De vita4; da ultimo il testo Rossetti fu riprodotto, con pochissimi ritocchi, dal Solerti5.

La lezione del ms. è assai migliore di quanto possa giudicarsi dalle stampe che ne discesero6; tuttavia un intervento critico è richiesto in non pochi casi e per sanare guasti evidenti e per ristabilire il cursus, le cui clausole sono scrupolosamente osservate



  1. Cfr. p. 300; per la sua presumibile origine, p. 302, n. 1. Una trascrizione della biografia si ha, di mano del Morelli, nelle cc. 1-8 del Marciano lat. XIV 312 (cfr. qui, p. 300, n. 2); seguono appunti, schede e note diverse ad illustrazione del testo. Anche di questi cenni il Morelli preparava l’edizione (Baldelli, Vita di G. Bocc., p. xlvii).
  2. Il privilegium, ricordato dal Bocc. (p. 241), resta in tronco alle parole «hec eadem Urbs aut ipsa genuit».
  3. Petrarca, Giul. Celso e Boccaccio, illustrazione bibliologica delle Vite degli uom. ill. del primo, di Cajo Giulio Cesare attrib. al secondo, e del Petrarca scritta dal terzo (sic), Trieste, 1828, pp. 316-24; la versione è alle pp. 325-36, riflessioni ed annotazioni a p. 350 sgg.
  4. Document histor. de Boccace sur Pétrarque, ms. de la Bibliothèque de Saint Marc de Venise p. pour la prem. fois et accompagné d’une dissertation et de recherches nouvelles, Avignon, 1851, p. 34 sgg. (la traduzione è a fronte).
  5. Le Vite cit., p. 253 sgg.; è data a piè di pagina la versione del Rossetti e alcune delle sue note, l’una e le altre qua e lá ritoccate.
  6. In quella del Rossetti sono state omesse, forse volutamente, alcune parole (iam 23820, Vallem 2405, vero 2417, et a semet ipso 24516 sg.); alcune surrogazioni appaiono suggerite dal proposito di correggere la latinitá medievale del Bocc. (urbem, circumdedit, ut propria in luogo di civitatem 23821, circumdavit 2395, quod iam in costr. consec. ivi35), altre sono correzioni critiche inopportune: tali quella di celebri 23818 in celeri o d’infestante 23913 in incitante. Molto maggiore è, naturalmente, il numero degli errori veri e propri (p. es., nati per vatis 23823, posterum per pastorem 24132, preterea per potest 24224, summae per future ivi25 perite per pariter 24327, nondum per nemini ivi30, ecc.). Dopo bulla 24114 il Rossetti segnò una lacuna che non ha ragion d’essere (cfr. Solerti, p. 259, n. 2).