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CAPITOLO V.




Come l’autore vede dipinto nella detta sala appiè delle donne, Virgilio, e molti altri poeti, e Dante.


Io dico che dalla sinistra mano
     Di quella donna vidi un’altra gente,
     L’abito della qual non guari strano
Sembrava di color, che primamente
     5Contati abbiam, benchè la vista loro
     Si stenda ver le donne più fervente.
Virgilio mantovan infra costoro
     Conobb’io quivi più ch’altro esaltato,
     Siccome degno per lo suo lavoro:
10Ben mostrava nell’atto che a grato
     Gli eran le sette donne, per le quali
     Sì altamente avea già poetato:
Il ruinar di Troia ed i suoi mali,
     Di Dido, e di Cartagine e d’Enea,
     15Lavorar terre e pascere animali,
Trattar negli atti suoi ancor parea.
     Omero e Orazio quivi dopo lui,
     Ciascun mirando quelle, si sedea.